Dal summit di Bologna un ponte tra innovazione civile e progresso militare con l’Unità Addestrativa (U.A.) Awareness and Reasearch in Artificial Intellingence (ARiA!)
L’intelligenza artificiale nella società: una realtà sempre più integrata
L’ intelligenza artificiale (AI) non è più una semplice promessa futuristica: è una componente ormai centrale nei meccanismi che regolano la società contemporanea. Dalla sanità all’istruzione, dalla logistica alla sicurezza, l’AI si è imposta come forza trasversale in grado di potenziare l’ efficienza, ridurre gli errori, semplificare processi e, soprattutto, ampliare la sfera di intervento dell’intelligenza umana. La sua diffusione sta generando un cambiamento radicale nel modo in cui interagiamo con la tecnologia, con importanti riflessi anche sul piano etico e culturale.
Proprio su questi temi si è incentrato il summit “WWF Make the Future”, tenutosi a Bologna che ha visto la partecipazione di un sottotenente del corso Centauro VI e di due aspiranti del corso Drago VI rappresentanti la neo-unità addestrativa ARiA! : una piattaforma d’incontro tra scienza, impresa e Istituzioni, nata per promuovere una visione sostenibile del futuro attraverso l’uso consapevole dell’innovazione. Il summit ha posto l’accento sull’intelligenza artificiale applicata a tutti gli ambiti sociali, coinvolgendo numerose start-up italiane e internazionali che stanno rivoluzionando diversi settori con soluzioni audaci e concrete.
Start-up e applicazioni: quando l’ innovazione serve anche alla Difesa
Gli allievi dell’Accademia Aeronautica, hanno avuto l’opportunità di partecipare al summit e confrontarsi direttamente con realtà imprenditoriali d’avanguardia, acquisendo maggiore consapevolezza sulle possibili ricadute operative anche in ambito militare.
Tra le start-up presenti, NEURALITY ha colpito per l’efficacia del suo sistema di controllo qualità automatizzato tramite AI e machine learning[1]. Attiva già in collaborazione con Leonardo, l’azienda impiega ottiche avanzate per individuare micro-difetti in saldature e materiali, offrendo una concreta possibilità di integrare o sostituire l’ispezione manuale nei processi meccanici e aeronautici, garantendo maggiore precisione e sicurezza.
MODIHIVE, invece, ha sviluppato un prototipo per la localizzazione rapida di bug di sistema, tecnologia che potrebbe trovare utilità nella manutenzione predittiva di sistemi complessi come velivoli o nella gestione di reti informatiche critiche in ambito Difesa.
Di grande interesse anche AICHEMY, specializzata nell’ automatizzazione dell’inserimento dati e nella semplificazione dei processi burocratici, contribuendo così a rendere più snelle e meno soggette ad errori le procedure amministrative.
Verso una nuova consapevolezza etica dell’intelligenza artificiale
Oltre agli aspetti tecnici, non è mancata una riflessione culturale ed etica sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Il professore Nello Cristianini, autore ed esperto nel campo AI, ha sottolineato come la transizione che stiamo vivendo richieda una nuova forma di accettazione: quella in cui dialogare con un’intelligenza artificiale diventa normale, e in cui robot umanoidi con capacità cognitive avanzate entreranno nelle nostre vite, supportando l’essere umano nei lavori più gravosi, con un impatto positivo anche sul benessere psicofisico.
Particolarmente suggestiva, poi, la presentazione di Daniele Lucci, Head of Artificial and Mechanical Intelligence, dal titolo “Humanoid Robots: Between Earth and Sky”. In un vero e proprio colpo di scena, Lucci ha mostrato un robot umanoide volante dotato di jetpack, aprendo scenari inediti sull’uso della “terza dimensione” anche da parte di entità robotiche. Le applicazioni? Innumerevoli: interventi in zone impervie, scenari operativi complessi o pericolosi, senza mettere a rischio il capitale umano.
Una nuova rotta: tra etica, innovazione e sicurezza
L’esperienza bolognese ha mostrato con chiarezza come l’intelligenza artificiale stia rapidamente cambiando i paradigmi tecnologici, culturali e sociali. La sfida è anche e soprattutto etica oltre che tecnica: accettare l’AI come compagna di rotta, capace di ottimizzare il lavoro umano senza snaturarlo. In ogni settore, civile o militare, l’integrazione dell’AI non è un punto di arrivo, ma una nuova partenza: verso una società più intelligente, sicura e sostenibile. Una società in cui — tra terra e cielo — la mente artificiale non sostituisce l’uomo, ma ne amplifica il potenziale
Per una forza armata proiettata verso il futuro come l’Aeronautica Militare, intercettare queste innovazioni significa non solo restare al passo coi tempi, ma anche assumere un ruolo da protagonista nel guidare questa trasformazione.
S. Ten SCORNAVACCHE Francesco Pio
[1] Il machine learning (apprendimento automatico) è un’area dell’intelligenza artificiale che si concentra sullo sviluppo di algoritmi e modelli che permettono ai sistemi informatici di imparare dai dati e migliorare le loro prestazioni in modo autonomo, senza essere esplicitamente programmati.