PILOTI

BPA

Il BPA (Brevetto di Pilota d’aeroplano) è simbolicamente il primo traguardo conseguito dagli Allievi che ambiscono a diventare piloti militari. Il distintivo del Brevetto è l’aquila dorata, ed è frutto di un percorso di formazione e selezione al volo svolta presso il 70° Stormo di Latina (LT). Il Brevetto è conseguito sul velivolo SF-260EA (T-260B)

Dopo un periodo di formazione teorica a terra di circa un mese (Ground School), gli allievi affrontano un esame teorico, volto a verificare di aver compreso a fondo il funzionamento dell’aereo, i suoi impianti ed apparati, le procedure standard ed emergenziali per la condotta del velivolo e le manovre a terra ed in volo.

Superata la Ground School, l’Allievo è pronto per effettuare il suo primo volo sull’aeroplano: affiancato da un pilota militare che ha conseguito la qualifica di Istruttore, si alzeranno in volo e l’Istruttore farà ambientare l’Allievo al velivolo e alla terza dimensione.

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Siai SF260
70¡ Stormo Latina

© Alessandro Barteletti

Seguiranno poi 12 missioni circa, ripartite in due blocchi addestrativi, dove l’Allievo andrà a diventare sempre più autonomo e a effettuare manovre acrobatiche sempre più complesse.

I due blocchi addestrativi sono separati da un esame pratico, dove l’Allievo Pilota dovrà dimostrare all’Istruttore esaminatore di essere in grado di raggiungere i requisiti minimi di proficiency stabiliti per quell’esame.

È ammesso fallire un esame solo una volta: se lo stesso esame non si supera per due volte consecutive, l’Allievo non sarà più in grado di andare avanti e conseguire il brevetto.

Se, invece, l’Allievo supera con esito positivo anche l’esame che conclude il secondo blocco addestrativo, egli affronterà il giorno stesso il suo primo volo in solista: per la prima volta potrà comprendere come il percorso svolto fino a quel punto lo ha reso in grado di operare l’aeromobile autonomamente e in completa sicurezza, ma sempre sotto l’attenta osservazione del personale Istruttore a terra.

Una volta ottenuto il BPA, l’Allievo Pilota, oramai fregiatosi dell’Aquila dorata, farà ritorno presso l’Accademia Aeronautica, dove affronterà il percorso accademico insieme ai suoi colleghi degli altri ruoli.

PILOTI

IAVA

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L’attività IAVA (Incremento Attività Volativa Allievi) è un’attività prevista in Accademia Aeronautica che ha lo scopo di far effettuare agli Allievi frequentatori delle sortite volative con l’aliante a cadenza periodica. Lo scopo è quello di mantenere l’airmanship dei frequentatori dopo il Brevetto di Pilota d’Aeroplano fino allo svolgimento della fase B1A.

Durante l’estate, a conclusione del primo anno accademico, i frequentatori piloti si recano a Guidonia, presso il 60° Stormo, per conseguire l’abilitazione basica con il velivolo Grob G-103 Twin Astir, aliante in dotazione all’Aeronautica Militare utilizzato per l’addestramento. Una volta conseguita l’abilitazione basica con il personale istruttore dello Stormo, i frequentatori sono pronti a poter svolgere l’attività IAVA. 

L’attività si svolge con cadenza regolare presso il sedime aeroportuale del 9° Stormo di Grazzanise (CE). Gli Allievi Piloti sono accompagnati in volo dagli ufficiali piloti selezionati fra i Comandi dei vari corsi d’Accademia che hanno conseguito la qualifica di Istruttore Pilota sul G-103. Ciò permette ai frequentatori di instaurare un rapporto professionale con gli ufficiali analogo a quello che verrà poi a crearsi in qualsiasi reparto della Forza Armata.

PILOTI

B1A, B1B

Nell’estate del terzo e del quarto anno gli ormai Aspiranti e Sottotenenti frequentatori dell’Accademia Aeronautica tornano a volare sul T-260 B per effettuare un corso avanzato di Acrobazia Aerea, il B1A, ed un corso basico di navigazione a vista, B1B, concludendo la fase basica di addestramento al pilotaggio.

Nella fase B(PM)1 A, composta da 7 sortite, vengono consolidati gli elementi fondamentali del volo a vista relativamente alle manovre già introdotte nella precedente fase BPA ossia: stallo, looping, sfogata, tonnueax, otto lento, chandelle, tonneaux a botte e split-s; con l’aggiunta di nuove manovre quali otto cubano, quadrifoglio e imperiale, che consentono l’acquisizione di una maggiore padronanza e coordinazione sui comandi.

La fase B(PM)1 B anch’essa composta da 7 sortite consente al frequentatore di conseguire le capacità propedeutiche alle navigazioni VFR (visual flight rules) ed una adeguata padronanza del velivolo nella gestione delle emergenze simulate. A tal proposito i profili di missione saranno differenti da quelli effettuati fino a questa fase addestrativa, in quanto l’attività non verrà più svolta all’interno dello spazio aereo di competenza dell’aeroporto di Latina, bensì in tutto il territorio italiano.

PILOTI

FASE 2

Terminato il percorso formativo accademico, ossia al 4° anno, i giovani ufficiali piloti sono finalmente pronti ad affrontare quella che viene considerata la parte più delicata della loro carriera da piloti militari: il “primary pilot training”, ossia la fase II del BPM. Comune a tutti gli allievi piloti essa è finalizzata infatti a individuare, in base all’ attitudine e alle potenzialità del singolo, la linea sui cui essi verranno impiegati (fighters, trasporti, elicotteri, e velivoli a pilotaggio remoto).

Per dare un ulteriore valore aggiuntivo a tale fase addestrativa, e far vivere al singolo un’ esperienza internazionale, questa si svolge principalmente presso scuole di volo estere come l’ ENJJPT Sheppard Air Force base (Texas), il 14th Flying Training Wing della Columbus Air Force base (Missisipi), il 71st Flying Training Wing della Vance air Force base (Oklaoma), il 120th Flying Training Wing della Hellenic Air Force di Kalamata (Grecia), e ancora il 61° stormo di Lecce. La vastità di tutte queste scelte è ponderata su molti fattori ed esigenze che i singoli allievi piloti hanno, che possono essere di tipo linguistico oppure per esigenze personali. Vale pertanto la pena di ricordare che il percorso addestrativo effettuato presso la ENJJPT essendo un programma della NATO, offre la possibilità a tutti i frequentatori di effettuare un corso intensivo di inglese.

 

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La durata media del corso di volo varia dai 6 ai 9 mesi, a seconda se si partecipa al corso per la lingua straniera della durata di 2 mesi circa. Periodo decisamente impegnativo, in cui gli allievi piloti militari vengono catapultati in uno scenario costituito da intense sessioni volative (fino a 2 al giorno) e la pressione dettata dal sostenere esami teorici, il tutto in lingua inglese.

Ma grazie alle testimonianze di tutti i ragazzi che si sono succeduti al pilotaggio degli addestratori T6 Texan II stranieri o degli MB339 A italiani, il pensiero è univoco: poter fregiarsi dell’ ambitissima Aquila turrita è segno che i sacrifici più sono grandi, altrettanto grandi saranno le soddisfazioni che da essi derivano.

PILOTI

TRACK SELECTION, FASE 3, FASE 4, OCU

Ottenuta l’assegnazione ad una specifica linea operativa, gli ormai tenenti piloti vengono inviati in una specifica scuola di volo in Italia o in un Paese membro della NATO.

I piloti destinati alla linea aerotattica proseguiranno il loro addestramento al 61° stormo di Galatina, dove conseguiranno il brevetto di pilota militare sull’MB-339CD (c.d. “Fase 3”). Procederanno poi per una “Fase 4” definita “pre-operativa” sul velivolo T-346. Qui ci si dedica alle missioni tipiche della Linea Intercettori e della Linea Caccia-Bombardieri, come il volo a bassa quota, le “Basic Fighther Maneuvers”, i “Dogfights”, l’attacco al suolo, l'”Air to Air Refueling” ecc). Terminato ciò i neo-piloti militari verranno inviati ai reparti operativi per l’OCU (Conversione Operativa) dove in circa un anno effettueranno il passaggio  sul velivolo che gli verrà assegnato. Successivamente si riceverà la qualifica di “Combat Ready”.

 

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I Piloti di macchine ad ala rotante verranno inviati  al 72° Stormo di Frosinone per effettuare l’addestramento sugli NH-500E e per familiarizzare con le peculiarità del volo su elicottero. Successivamente avverrà il passaggio alla macchina che gli è stata assegnata con la quale anche loro conseguiranno la qualifica di “Combat ready”.

I piloti assegnati alla linea Convenzionale verranno inviati a Pratica di Mare per l’addestramento “CAE Multicrew” sul P-180, al termine del quale verranno assegnati ad una specifica macchina e reparto operativo nel quale, dopo l’abilitazione, conseguiranno anche loro la qualifica di “Combat Ready”.